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 g8: essere o non essere?

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D I S C U S S I O N E
Urlo Dudley Faccio una discussione solo sul g8 anche se originariamente era una risposta interna...

Dunque: io a questo punto (anche leggendo su "vita") vivo un conflitto interiore madornale. Nel senso: sono completamente contrario all'infausto consesso dei grandi... ma provo anche ribrezzo per le forme disorganizzate, impulsive e inutili del dissenso tuttora in auge.
E non penso neanche che sia motivato dalla poca disponibilità di discussione dei governi... chi si sa organizzare lo fa a prescindere dai luoghi concessi, aperti o protetti... Anzi: dirò di più... chi vuole lottare può farlo ovunque, ogni giorno con se stesso e con gli altri. Partendo dalle piccole cose, dai piccoli rapporti umani, dalle piccole grandi rivoluzioni che non hanno bisogno dell'assenso/dissenso dei grandi... chiunque essi siano. Se imparassimo ad autoreferenziarci andremmo davvero a La Spezia, o a Sulmona, o a Catania, o a Urbino, o a Pisa; andremmo davvero ovunque sentissimo di essere noi stessi... liberi davvero di partire o restare a prescindere dal g8, liberati da esso! Il problema è sempre: essere o non essere; il problema non è esserci o non esserci!

Gianus No, non ci posso credere... C'è qualcuno che la pensa ESATTAMENTE come me. Sottoscrivo ogni parola di quello che hai scritto. Non so se su Vita o qui in bububu o non ricordo dove, ma ci sono altri che la pensano così... io aggiungo solo una cosetta: ma come? "andiamo" a Genova ed intanto abbiamo mandato in parlamento una MASSA di indagati??? e al governo ??? per di più con l'incredibile godimento di chi si taglia i c... per fare dispetto alla moglie ?
grazie, ciao.

vale Ho una MIA IDEA per ciò che riguarda i dissensi manifesti verso il G8:

è vero, quando una persona ci crede a certe idee, viene spontaneo applicarle nella vita di tutti i giorni e le trasmette agli altri così...però quando un'idea è forte, è sentita, quasi a diventare una spinta naturale,strettamente legata al senso di appartenenza all'umanità, allora non c'è altro di più bello di persone che si uniscono spontaneamente (disorganizzate e temporanee) arappresentazione dell'idea.
E' simbolo di un'energia umana che ancora c'è.
Certo che non è necessario che tutti andiamo a Genova, ma è bellissimo che qualcuno ci sia. In quello che Urlo D. chiama "essere" sia l'"esserci" che il "non esserci" sono tutte due degli atti di CORAGGIO, caratteristica di personalità che andrebbe re-insegnata al posto della qualità "scendere a compromessi".

ascari a volte "scendere a compromessi" è un grandissimo atto di coraggio; il compromesso di per sè non è, secondo me, implicitamente negativo, anche se, ed in questo ti do' ragione, allo stesso modo non è sempre vero che "in medio stat virtus" (se si dice così); aggiungerei che un'altra cosa che andrebbe re-insegnata è la capacità di analisi critica e l'accantonamento di ogni forma di pregiudizio.

Edited by - ascari on 23 Jun 2001 15:26:16

Urlo Dudley Sì Vale... ma onestamente a me piacerebbe di più "esserci" in 10, in 100, in 500.000 o in un milione, tutti fortissimamente "anche" contro il g8, un giorno che apparentemente non c'entra un cavolo in un luogo che apparentemente non c'entra un cavolo, a manifestare per una piccola circostanza che c'entra... c'entra. La storia ci ha insegnato quanto sia poca cosa la valenza dei riflettori (una generazione "ha perso" anche per questo) che può anche re-insegnare una personalità ma davvero non ri-fondarla... qui torno all'"essere". Chi insegna e chi è d'esempio col suo comportamento quotidiano... vado random... i mostri che combattiamo siamo noi stessi?
W il contro G8 minuto per minuto, respiro per respiro, atto per atto... ma w il contro g8 di genova... e w l'energia e il coraggio... e w me e w te
wMarcos E' proprio vero ma non bisogna essere violenti e dobbiamo dare l'impressione di essere persone serie! Fumarsi uno spinello o urlare ai potenti che sono dei figli di puttana proprio non va si perde di credibilità!!!!
King Lear Esatto! Bisogna scongiurare quello che io chiamo "effetto Anteo Zamboni": non bisogna dare pretesti per essere attaccati (soprattutto in questa fase di buonismo dilagante del governo). Chi ne pagherà le conseguenze (pubblico ludibrio ed emarginazione) saranno tutti quelli contro il g8... per lo sbaglio e la violenza di pochi.
Per la cronaca: dopo il tentativo di attentato commesso da Zamboni a Bologna, il regime fascita italiano ebbe il pretesto per emanare le "leggi razziali" e sappiamo chi e quanto subì queste leggi.

Manifestazioni pacifiche e costruzione non distruzione.

Urlo Dudley Argh... se c'era dell'ironia nella risposta di wMarcos credo proprio che dopo 'sto post avremo di cosa riflettere... credibilità??? La situazione è molto più complessa... almeno per chi crede in qualcosa di duraturo.
El Comandante Ma il "Che" avrebbe partecipato al contro G8? Mi sa di no, mi sa proprio di no... avrebbe avuto altro da fare: lottare!!! In questo sono + vicino ai post "edulcorati" che almeno si sforzano di spiegare un punto di vista. L'ironia è l'arma del potere (o di chi vuole ottenerlo) che non ha la forza di spiegarsi.
Hasta Siempre
King Lear Oh.. ma era ironico quel post???
El Comandante Ma a te cosa importa? Credo che stiamo riflettendo in parecchi sulla tua risposta... e a me personalmente ha colpito molto :-)
dalida Non so se esserci o non esserci (a Genova)sia la vera questione, al di la di cio' conta la presa di coscienza di una buona parte della popolazione, sulla questione della spartizione arbitraria delle ricchezze della terra a favore solo del 20% della popolazione mondiale. Ma la contestazione al G8 ha molti nemici e uno, assai pericoloso, e' la disinformazione e la manipolazione dell'informazione operata dai giornali e dalle TV. Alle ragioni della contestazione vengono riservate pochi spazi mentre ampi servizi sono dedicati alla preparazione dell'inevitabile scontro: dall'equipaggiamento anti-sommossa dei Poliziotti, all'equipaggiamento anti-manganelli dei dimostranti e addirittura alle tute anti-intossicamento da gas lacrimogeni che indosseranno i medici e gli infermieri delle autoambulanze, mobilitate per l'occasione. Genova come un ring o un circo romano, e' un grande show-business per giornali e TV, vedrete che audience! E' questa LA notizia, l'unica che 'passa' e che resta nella mente dei lettori (i piu' supini almeno). A qusta manipolazione dobbiamo rispondere con massima serieta', e per questo forse "esserci" fisicamente e PACIFICAMENTE a Genova sara' importante anche per dare una risposta netta a chi si aspetta uno spettacolo di devastazione. Se non avranno nessun pertesto per parlare di manganellate e vetrine spaccate, saranno costretti a parlare, finalmente, delle ragioni della contestazione.
Urlo Dudley ...contro la spettacolarizzazione ad ogni costo proporrei il silenzio a Genova. Lo sguardo di migliaia di persone con la bocca chiusa come lo è quella di chi muore di fame ai confini dell'Impero.
Gianus per Dalida è uno SHOW!!!
per Urlo D.
oh, ma chi sei? poeta-poeta
carina la storia del silenzio, mamma che impressione!
pero' è sempre show!
ascolto zapping su radiorai 1 e se ne sentono di tutti i colori, compresa (!) la giustificazione del lavoro (iper-sfruttamento) minorile come inevitabile viatico per il passaggio dal quarto al terzo mondo ... addirittura da "opinionisti", non da ascoltatori!

Edited by - GIANUS on 27 Jun 2001 17:14:53

Urlo Dudley Io invece stavo visitando il sito http://www.oikos.org e mi sono imbattuto su questa frase... credo che c'entri qualcosa anche con lo sfruttamento minorile inteso come modus sociale unico (semplicemente perchè occidentalizzato) per confermarsi in una patologia di sistema.

*CITAZIONE*
Questo è il paradigma : Curare il sintomo per rendere il mondo sano e salvo per le sua patologia. Ma anche peggio: guardiamo persino verso il futuro cercando di prevedere i sintomi e disagi che stanno arrivando. Prevediamo gli ingorghi di traffico sulle autostrade e indiciamo gare d’appalto per lavori pubblici di ampliamento di strade per auto che ancora non esistono. In questa maniera vengono devoluti miliardi all’ipotesi di una futura crescita della patologia. E così il dottore che cura il sintomo corre il rischio di alimentare la patologia di cui il sintomo fa parte.

Gregory Bateson - A Sacred Unity [1991, p.296]

King Lear mmmh... il silenzio è d'oro... bello davvero se si riuscisse a fare... e per me non sarebbe spettacolo proprio perchè "non dice niente". Ve la vedete sta notizia: "Tacciono in 500.000 a Genova". Ok... poi dovrebbero dire qualcosa... perchè tacciono? Dovrebbero cercare di spiegare... e andremmo su quello che come Dalida si vuole: che informino a prescindere dalla cronaca show. E... se per caso i giornalisti non avessero materiali... bhè gleli mandiamo noi!!!
Zitti zitti...il silenzio è d'oro!
Altrove siete un po' visionari... quindi dite cose giuste
La proposta del silenzio sarebbe da rilanciare... ma a chi? Bho... speriamo che si legga in giro questa discussione
Urlo Dudley Anche perchè, a quanto mi risulti, questo è l'unico forum sul contro-g8 dove si può postare liberamente... negli altri siti collegati al contro-g8 si trovano le informazioni ma è difficile esprimere opinioni "personali" (poetiche, incazzate, contrarie, favorevoli ecc.. insomma dialogare) ...
rattoKornuto Ricordate? PIù POLIZIA=PIù SICUREZZA?!? Non vi preoccupate i centri sociali, gli anarchici e tutti gli estremisti di sx entreranno a Genova senza problemi, per dimostrare che la polizia serve e che il Cavaliere ha sempre ragione.

Da alcuni giorni stò anch'io riflettendo sull' esserci o non esserci... bhè, sicuramente non ci sarò per problemi pratici anche se il mio cuore di PACIFISTA sarà là. I miei dubbi si risolvono fondamentalmente pensando a quel simpatico ometto che farà del mio futuro un ORRORE!! Al sign.Berlusconi è arrivata un occasione strepitosa: dimostrare finalmente che i rappresentanti della sinistra sono tutti una massa di facinorosi pronti a spaccare teste ovunque. Il problema di esporre i miei ideali alla manifestazione di Genova cozza orrendamente sul non fare "il gioco delle destre".
"Poveri noi così piccoli e con tutta questa rivoluzione da fare".

jean Innanzitutto buongiorno. Vorrei dirvi che pur condividendo il presupposto di manifestazione non violenta trovo imprescindibile andare a Genova per esserci, per non lasciare la piazza a chi con gesti gratuiti e teppistici potrebbe trasformare la manifestazione in un azione di guerriglia urbana, in una "privata" guerra fra manifestanti e forze dell'ordine, ma soprattutto per dimostrare al Governo che il "suo" popolo ha il diritto ed il volere di manifestare: Dico il "suo popolo", perchè volenti o nolenti, votanti o astenuti, ora tutti e 60 milioni di italiani che siamo, ci troviamo ad essere rappresentati da 'sta manica di dubbi (per non dire loschi) figuri e quindi tanto vale dimostrare loro che non ci chiuderemo in un silenzio stizzito e supino. Intendiamoci, avrei scritto le stesse cose (anzi probabilmente di peggio) se il governo fosse stato di quel fantomaico centro sinistra (fantomatico per ciò che concerne la sinistra!) Recuperare la piazza è sempre un modo per recuperare visibilità ed anche se per dieci servizi televisivi su Genova, uno solo dovesse parlare del reale perchè centinaia di migliaia di persone si sono trovate, beh sarebbe sempre un primo risultato. Occorre sicuramente essere persone coscienti e responsabili nella nostra vita di tutti i giorni, come cittadini e consumatori, ma non vedo perchè rinunciare a trovarci tutti insieme al di là di simpatie politiche o religiose per parlare di un qualcosa che riguarda solo una parte della popolazione o solo di una parte del globo.
Per la manifestazione in sè, poi, avrei una proposta: perchè non volantinare all'indirizzo delle forze dell'ordine? I giovani celerini ventenni sicuramente "pompati" dai loro superiori e pronti ad affrontare una folla di "teppisti", sanno perchè in verità sono lì in assetto anti-sommossa? Sanno che le persone dall'altra parte della barricata dimostrano anche per loro? Mi piacerebbe che si rendessro conto che indossare una divisa molte volte non è garanzia di essere dalla "giusta parte". Direi ancora molto, ma sono già stato fin troppo prolisso. Per il momento ciao ed a presto.
Urlo Dudley x rattoKornuto
si... ma il pacifismo, l'amore per il prossimo, la giusta riorganizzazione di una società mondiale intesa come solidale dovrebbe prescindere dalle connotazioni tipo "destra" e "sinistra". A Genova e sempre bisognerebbe tornare a parlare di valori dell'uomo... e non in quanto uomo di "destra" o di "sinistra"... ma in quanto UOMO. La schematizzazione su base geometrica è un altro presupposto per le facili conclusioni e i giudizi di parte.
E uomini sono anche i poliziotti... ricordate Pasolini?
Riappropriamoci dei valori!!! Per gli uomini, per tutti gli uomini.
I valori cozzano con gli schieramenti perchè dovrebbero essere di tutti!!!
ascari oh ooo oh ooo oh - Ragazzi, qua Urlo vuole mettersi in lista per la prossima CANONIZZAZIONE !!!
Urlo Dudley mi sa che ci vogliono i miracoli più delle parole e dell'affermazione di quello che comunque penso e continuo a ribadire: l'uomo!!! E i suoi valori... che vengono prima anche delle religioni che canonizzano, non solo dei partiti...
wMarcos X tutti.Grazie Jean
Mi piace la tua idea di scrivere ai celerini che noi siamo li anche per loro però purtroppo sono diffidente per una scelta del genere, non so perchè?! C'è qualcosa di strano sotto. La destra si sta comportando in un modo che non mi aspettavo, sembrano gentili ma poi?
X URLO DUDLEY
no, non era ironia! Se vuoi coinvolgere la gente comune in questo processo anti-globalizzazione devi presentarti a loro come una persona affidabile, credibile.Evidentemente, tu credi che una persona che parla dopo essersi fatta un bel cannone abbia la stessa credibilità di uno invece "normale"....be ti sbagli di grosso!!!
Nella società di oggi l'abito fa il monaco!!!
E ricordati che per una protesta in + si è e meglio è......RICORDA.
Urlo Dudley Si wMarcos hai ragione... ma io vivo anche di sogni. Mi piace troppo sognare che l'abito non fa il monaco e battermi per questo sogno: perchè le persone siano prima persone... poi anche eventualmente monaci, o zingari, o poveri, o carcerati, o tossici, o di destra, o di sinistra, o cattolici, o ebrei, o protestanti...
serenase spero che in questo forum si vada al di là delle violenze messe in atto da chi in piazza ci sarà, e qui intendo anche le provocazioni delle forze dell'ordine.
Non so quanti di voi siano di brescia ma vorrei raccontarvi un fatto che ha coinvolto il magazzino 47, centro sociale di brescia, e la polizia. Nell'ambito di una manifestazione che il centro sociale decide di fare in contrapposizione ai razzismi della lega, viene stabilito un percorso della manifestazione, anche in una zona calda ovvero in una zona di confine tra i razzisti della lega. La questura di brescia concorda avvisando che metterà il grosso delle forze dell'ordine sul confine e non farà avvicinare nessuno. Si da l'ok.
Durante la manifestazione ci sono anche forze dell'ordine di vicenza e verona, le quali sorde agli accordi decidono di chiudere il corteo in quanto ritengono che quella zona, decisa in questura, non sa da invadere. Ero tra quelli e vi giuro che sono volate manganellate violente, abbiamo anche reagito, dopo!!!
Cosa voglio dire: è facile fotografare l'ultima parte di una manifestazione e dare delle colpe, non dimenticate che le provocazioni delle forze dell'ordine sono un fattore appurato e classico in tutte le manifestazioni dei centri sociali. Ma poi scusate, quelli della digos sono ormai facce note in ogni centro sociale e se volessero isolare qualcuno, diciamo i più caldi, pensate che aspettino il giorno del social forum, ma così non è.
Ziggy Piggy
Ciao a tutti,

su "l'Espresso" della settimana scorsa ho letto l'articolo sul G8 dove si tracciava un po' il profilo di chi è contro e di chi è pro.
Ora io ho una domanda ()da fare: "a me che non piace Manu Chao è possibile essere contro lo stesso???"

Rispondetemi, Ziggy

N.B.
La domanda naturalmente non vuole essere così stupida come sembra!!

pino a Ziggy Piggy: credo che nessuno possa rispondere diversamente da "ma certo!"; però la domanda è un po' stupida! ... ma scusa, ovviamente intendevi dire "...non piace che dice Manu nei suoi pezzi", ma mica bisogna essere d'accorso su ogni cosa! perdiana!
pino ... e poi l'espresso quando massifica e generalizza fa proprio ridere, sicchè sembra il TG2 quando fa i servizi sui reali d'inghilterra ...
Ziggy Piggy
quote:

... e poi l'espresso quando massifica e generalizza fa proprio ridere, sicchè sembra il TG2 quando fa i servizi sui reali d'inghilterra ...



Caro Pino hai colto nel segno!!
La domanda era volutamente stupida, ma nascondeva qualcosa di meno stupido: perchè schematizzare ad ogni costo??
Io posso andare a Genova e spaccare tutto, ma non per questo appartengo alle tute nere o vivo vita natural durante in un CSO, allo stesso modo frequento i centri sociali, o che ne so io, non condivido per nulla il G8 e i suoi fini e lo manifesto pacatamente pacificamente.

La cosa che volevo dire è che non se ne può più di imbrigliare tutto in categoriee schemi, IO sono IO, posso condividere le idee di qualcunaltro, ma non è questo che mi fa essere contro, sono contro perchè da una mia analisi di quello che è, e soprattutto di quello che vuole fare, il G8 mi sta sulle scatole ... non lo condivido e dico NO come voglio IO.

Grazie a Pino per l'attenzione e ... alla prossima!!

Ziggy Piggy


vale Ma se in silenzio non ci fossimo solo a Genova, ma anche a Bologna, a Napoli, Ancona, Perugia, Trento, e anche nei piccoli centri.....insomma se non fossero solo i "straordinari" ma gli "ordinari", se fossero in molti gli anonimi volti della quotidianità a scendere in piazza? Quelli che non scendono mai. Forse ricominceremmo a crederci in una personalità dell'uomo originale e non da "cloni civilizzati".
Sarebbero in molti a preoccuparsi al governo di un movimento di MASSA....sarebbe la fine del "dividi et impera". Qui io lo dico ma sono la prima a non crederci forse.
jean Sarà la serata, o qualcos'altro, ma vi scrivo in "versione cupa e pessimista".
Il pensiero che mi gira in testa da un paio di giorni è il seguente. Siamo tutti qui a discutere se è giusto o meno andare a Genova, se siamo i buoni e se dall'altra parte ci sono solo i cattivi; parliamo, discutiamo, pensiamo e condividiamo e questo va bene. Ma dopo un pò si ha l'idea (almeno io ce l'ho) di assistere ad una sorta di dietrologia pre-evento; mi spiego: siamo unanimemente convinti (almeno le persone presenti e partecipanti a questo forum) che questo G8 e l'"istituzione" G8 sia di per sè e soprattutto per quello che si propone, ingiusta. Bene questo è il primo fatto.
Pensiamo che andare a Genova e spaccare le vetrine di Mc Donald, menarsi con i celerini, siano azioni che deploriamo. Altro fatto.
Verrebbe allora da dire: "Andiamo a Genova, incontriamoci in un luogo che decideremo e come rappresentanti di noi stessi, ma membri del "libero forum di bububu" (già vedo lo striscione), partecipiamo alla manifestazione con le nostre modalità, aggiungiamoci al n.ro portando anche la nostra forma di protesta".
Invece no! Siamo qui a chiederci se sia giusto o meno andarci perchè altri manifestanti non la pensano come noi e come noi sicuramente (?) non si comporteranno. Stiamo già giudicando eventi non ancora avvenuti e da questa base di partenza pensiamo che il nostro andare a genova sarà etichettato dall'opinione pubblica alla stessa stregua di quello dei più facinorosi.
E allora? Sembra che tutti si abbia più paura di perdere la faccia (che non abbiamo già adesso) partecipando a qualcosa, che paura di non andare e massificarci con quell'opinione pubblica che quando i giochi saranno fatti dirà;" l'avevo detto che finiva così".
Allora mi chiedo (e concludo) se tanto già sappiamo come andranno a finire le cose, perchè siamo qui a parlarne?
Gianus x JEAN:
io la vedo così: hai detto che tutti i presenti sono "contro" il G8 e che l'istituzione"G8" sia ingiusta; per me non è così, o meglio non SAREBBE così. Anzi. Io penso che se al G8 partecipassero tutti personaggi espressione di una politica comunque attenta all'ambiente ed alle redistribuzioni di ricchezza tra nord e sud del mondo, il G8 sarebbe eccezionale, ma non è così, e non è così perchè NOI (noi occidentali, ma in particolare noi italiani e "noi" statunitensi, abbiamo ELETTO personaggi che rappresentano il CONTRARIO di quelle attenzioni! Ho sentito il leader delle tute bianche in tv dire che quelle persone non sono "legittimate" a rappresentarci... e chi lo è, forse lui ????
La capacità di indignazione che ognuno di noi possiede NON è illimitata, pertanto penso che la catalizzazione di questa capacità verso una manifestazione che non porterà ad alcunchè è SPRECATA ma soprattutto VOLUTA e CERCATA da quegli interessi sovranazionali che hanno come obiettivi il contrario delle attenzioni di cui sopra!
Io dico solo che la nostra capacità di indignazione dovrebbe essere risvegliata SOPRATTUTTO quando REALMENTE si puo' fare qualcosa, ad esempio ma non solo, quando si va a votare!!!!!!! per le amministrative come per le politiche, per le comunali come per le europee.
x jean, di nuovo, scusa lo sfogo.

Edited by - gianus on 07 Jul 2001 17:09:11

margre Scusate, ma entro nella discussione con un po' di rabbia per quelli che sono i temi che la caratterizzano: si va o non si va a Genova? Ci saranno o no gli incidenti? E chi li provochera'? I Centri Sociali? La Polizia? Silvio?.
Ma i temi che sono alla base del discorso sulla globalizzazione chi li affronta? Sappiamo che ciascuno di noi, si' proprio noi che partecipiamo a questo forum, individualmente, sta nella globalizzazione (usa il computer per scambiare messaggi, magari ascoltando un cd sullo stereo o prima di vedere un dvd, e, chissa', si rinfresca con un po' di aria condizionata) e, quindi, percio' stesso e' complice della globalizazzione e delle sue piu' nefaste conseguenze su quel famoso 80% dell'umanita' che deve rinunciare ai beni primari (cibo, medicine, vestiario) per garantire a noi i beni superflui. "Il tema", quindi, deve essere: se e come io posso uscire da questo ingranaggio nel quale sono preso ed ho gia' consumato 49 anni della mia vita, per smettere di essere complice di genocidi, sfruttamenti, violenze, depauperamento e distruzione del pianeta. Per ora, ho finito.
grazie
Urlo Dudley già... credo che con Margre torniamo all'inizio (ed è un bene!)... "come io posso uscire dall'ingranaggio?" ovvero come io posso "essere". La mia idea, in parte confermata da questo forum, è proprio che il problema esistenziale individuale (soprattutto nel suo divenire morale) sia la base reale del problema. Diceva qualcuno: "I mostri che combattiamo siamo noi stessi". Ecco che, al di là dell'evento eccezionale, se davvero ci crediamo, per 365 giorni all'anno, noi possiamo essere.
Ma come? In che cosa? Proprio partendo dalle piccole cose quotidiane, ognuno realmente con quello che è in grado di fare nel suo piccolo: in famiglia, al lavoro, nelle chiacchiere con gli amici, nei forum.
Io credo che la malattia del sistema si manifesti non tanto con gli oggetti materiali (computer, dvd ecc...) ma proprio nei comportamenti: un padre può applicare alla lettera il comportamento del G8 quando non "ascolta" un figlio; un capo reparto può assumere nei confronti dei propri sottoposti (magari precari o flessibili) gli stessi atteggiamenti ricattatori che i "grandi" assumono nei confronti del debito terzomondista.
Siamo sicuri di esserne fuori? Solo dopo l'analisi attenta di noi stessi può nascere un unione collettiva "nuova" che non sia solo l'aggrapparsi ad uno stereotipo di protesta ma un vero "io sento"... "io sono".
Ma quento è difficile essere "multinoici" (che vuol dire avere dentro di sé i colori del mondo): la calamitica potenza del conformismo dei comportamenti e delle azioni è forte... l'"aknoia" risucchia i gabbiani dentro di noi e li affoga nel "pessimismo" o nell'"ottimismo" e comunque nel demon che rende gli opposti identici. E la stasi certa: cambiare tutto per non cambiare niente! Solo perchè non si fa attenzione all'uomo... all'uomo che ciascuno di noi è prima di divenire gregge instupidito al comando o alla rivolta.
Questo forum potrebbe diventare luogo di racconto del quotidiano... del quotidiano boicottaggio del conformista aknoico che è dentro di noi: chi è in grado di ribellarsi a se stesso non avrà molti problemi a farlo con gli altri. Racconmtiamo i nostri piccoli successi...
Sul G8... si ci andrò: ci andrò solo con me stesso è ho intenzione, a breve, di lanciare un appello alle mille solitudini che vorranno unirsi a me, piene di dubbi, di limiti ma proprio per questo di una sincera forza umana che sola può lottare a lungo fuori dagli schieramenti e dai flussi di strada che camminano per noi.
A presto
Bububu Data la giusta complessità raggiunta da questa discussione, vi preghiamo di continuarla in un Forum apposito solo per essa:
http://www.bububu.it/forum/forum.asp?FORUM_ID=4&CAT_ID=2&Forum_Title=Appelli%2C+discussioni+di+singole+persone

PS: ringraziamo tutti quelli che stanno partecipando con passione e impegno intellettuale

stef tutta questa discussione mi sembra davvero lo specchio del nostro tempo,autoreferenzialità ,risoluzine dei prob. in maniera isterica e personale,un corporativismo strisciante anche negli ambienti della solidarietà difusa.
Il problema tra essere e non essere a genova non è un problema da poco, e vista la trasversalità di questo movimento lo è ancora meno.
la partecipazione a genova ,vista la molteciplità di associazioni al suo interno,ognuno la intesa come meglio a creduto ,chi come alcune ass.cattoliche con la preghiera ed il digiuno, chi pitturandosi la faccia di nero per ricordare l'africa, chi gridando slogan, (degli imbecilli violenti non voglio nemmeno far mensione),
ma in tutto questo c'era un comune sentire una spinta ideale che pur tra tutte le diversità si è espressa e che spero trovi presto forme di maturazione che la portino a esprimersi ancora.
Perchè non basta l'appogio ideale (cioè una bella lavanda della coscienza) ma su queste cose bisogna sporcarsi non solo le mani ma anche il viso, non impota come ,volontariato ,progetti eco-solidali,ong, ma bisogna esserci e dopo i fatti scandalosi di genova bisogna esserci ancor di più
simone baroncia Alcuni giorni fa nella mia zona (Macerata) è venuto Minà, che ha parlato di globalizzazione ed alla fine tanta gente ha applaudito. Questo mi permette di dire che dovremo non far morire lo spirito di Genova e non rispondere alla violenza con la violenza, perchè a Genova, nonostante tutto, è nato qualcosa di nuovo! Perciò d'ora in poi dovremmo riuscire a gestire meglio tutte le situazione ed a immergerci di più nel contatto quotidiano con la gente, più che rifare cortei, che hanno dimostrato impossibili a gestire. Dobbiamo incominciare ad abituare la gente al ragionamento. In questi giorni sta ritornando il conflitto sull'appuntamento di novembre a Roma. Io propongo di boicottare quell'appuntamento, scegliendo un luogo, magari sui colli romani, in cui sia possibile dialogare e fare proposte e lasciare Roma ai violenti. La gente è intelligente e capisce. Lanciamo il messaggio che siamo per un mondo diverso. Minà ci ricordava, nell'intervento, il grande avvenimento di Porto Alegre. A novembre abbiamo l'opportunità di sperimentarlo in Italia: non lasciamocelo sfuggire.
drummer17 Gli assassini di Genova.
Riflessioni su una vecchia brutta storia.

1974. Un momento difficile per la storia di questo stupido paese, dove basta un’informazione manipolata da gente di imbecillità disarmante a far dimenticare perfino quello che è successo l’altro ieri.
1974 si diceva. In quel momento delicato l’ultimo vero intellettuale della Repubblica Italiana, Pier Paolo Pasolini, scriveva un articolo che riguardo alle stragi e agli scontri di piazza di allora, alla cosiddetta strategia della tensione, diceva perentoriamente: io so.
Già! Pasolini sapeva che i vertici delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei servizi segreti erano responsabili direttamente o indirettamente di quella strategia criminale, ma molto logica dal punto di vista del potere; funzionale al suo mantenimento.
Ma come Pasolini, lo sapevano tutti gli italiani. Allora chi affrontava questi argomenti era tacciato, soprattutto dai falsi “intellettualoni”, di qualunquismo e accusato di fare solo sterile dietrologia.
Oggi le cose non sono ancora ben chiare, soprattutto riguardo alle responsabilità individuali, ma che esistesse una strategia della tensione è evidente a tutti. A distanza di tanti anni si possono chiamare tranquillamente quelle stragi: stragi di Stato.
Con una presunzione senza pari oggi, io che non sono nessuno e che non rappresento altro che la mia personale opinione, voglio ridire quell’”io so” di Pasolini.
Mancavo all’appuntamento con il G8 (purtroppo!!!), ma so che gli assassini di Genova sono il Presidente del Consiglio Berlusconi, il ministro Scajola, i vertici delle forze dell’ordine e dei servizi segreti.
Una vecchia brutta storia che si ripete.
Non erano un migliaio di Black Block a fare paura. Ammesso che non si fosse riusciti a impedirne l’arrivo a Genova, si poteva facilmente isolarli, dato l’enorme dispiegamento di forze utilizzato. Ammesso poi che fosse stato più difficile del previsto riuscire ad isolarli, si sarebbe potuto proporre al Genoa Social Forum, fin dal primo giorno, di non fare cortei e manifestazioni per evitare che i Black Block si potessero confondere ed infiltrare tra i pacifisti, rendendo quindi molto più semplice per le forze dell’ordine il loro arresto. In cambio il G8 avrebbe potuto ricevere il portavoce ufficiale del GSF Agnoletto, proprio in seno al G8 per ascoltare le proposte della società civile. Io non sono uno stratega dell’ordine pubblico, ma in un caso di emergenza così particolare gli strappi alle regole sono consentiti. E che la situazione fosse particolare non era possibile negarlo: non si blinda una città solo per il gusto di farlo, mi pare!
E poi, suvvia, grandi paladini del pensiero liberale come il nostro Presidente del Consiglio non avrebbero dovuto fare di tutto per ascoltare le idee degli altri, di quelli che quotidianamente lavorano per costruire un mondo migliore, più giusto?
Nel GSF troviamo realtà come Mani Tese, una ONG che da trent’anni porta avanti progetti concreti di sviluppo e solidarietà nei paesi del Terzo Mondo, programmi di formazione alla solidarietà e all’intercultura per gli insegnanti della scuola e sempre su questi temi, campi di lavoro educativi per i giovani. Poi ci sono i comboniani, missionari che hanno lasciato tutto per andare a condividere la loro vita con chi non ha più nulla, aiutando le persone a costruirsi una vita sociale dignitosa. Chi non conosce l’amico Alex Zanotelli (ideatore della Rete di Lilliput), una persona la cui statura umana, spirituale e morale può far impallidire Madre Teresa di Calcutta. E ancora, i movimenti pacifisti che hanno fatto della nonviolenza uno stile di vita. E potrei continuare per molto!
Ed è proprio questo il movimento che fa paura, perché ha idee, capacità e forza di volontà! Ma soprattutto ha ragione! Perfino il Papa è dalla loro parte.
C’è un però. Mettere in discussione questo sistema economico e politico internazionale, le sue istituzioni (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Organizzazione Mondiale del Commercio) e i suoi attori principali (Multinazionali, Governi dei paesi più potenti), significa far scricchiolare i privilegi di chi, in un modo o nell’altro, partecipa alla gestione di questo potere.
Ecco allora i fatti di Genova.
Confondere GSF e Black Block significa delegittimare le grandi idee dei nonviolenti. Anzi di più, significa non parlarne affatto, come è accaduto. La violenza, inoltre, unisce e rafforza chi ne è soggetto perché diventa vittima innocente (pensate a Berlusconi, un re del vittimismo!). E’ avvenuto così per gli otto “grandi”. Essi ne escono più legittimati, anche non conoscendo bene le decisioni che hanno preso e che possono riguardare il destino di milioni di persone. Ma a pensarci bene forse non hanno preso nessuna decisione che non si potesse fare con una telefonata. Forse il G8 è stata solo una passerella per rinsaldare ancora di più il potere degli “otto” minacciato dai violenti. Si ritorna ai governi di unità nazionale durante la strategia della tensione. E’ la storia che si ripete malamente.
Ma allora la politica è una cosa sporca? Si!
Credo che bisogna essere qualunquisti! La politica degli alti vertici è una cosa sporca! E’ semplicemente un brutto gioco, pronto a sacrificare tutto sull’altare del potere.
E’ una politica che ci divide perché gli serviamo così.
Parlo con te Carlo. Hai difeso la tua idea di un mondo migliore dalla parte sbagliata! Ma chi non sbaglia nella vita! Il punto è cha magari anche il tuo assassino (che poteva essere la tua vittima, non dimenticarlo mai!) era in piazza per lo stesso motivo. Magari se tu l’avessi conosciuto in un altro contesto avresti scoperto di poter essere suo amico e di avere tante passioni in comune. Le belle ragazze, ed è scontato, la musica e perché no, il calcio. Magari eravate insieme a festeggiare lo scudetto della Roma e chissà, forse vi siete anche abbracciati senza saperlo.
Ma quel maledetto venerdi il potere vi ha messo l’uno contro l’altro. Gli serviva così. E poi lo stesso potere ha anche alimentato la discussione su chi avesse torto o ragione. E’ una brutta storia.
Così come è una brutta storia quella delle cariche contro i pacifisti o della “notte cilena”.
Carissimi Presidente Berlusconi e Ministro Scajola, mi permetto di ricordarvi che il vostro slogan pre-elettorale “Un impegno preciso: città più sicure” si è trasformato in guerriglia urbana e violazione dei diritti umani, oltreché della Costituzione e della democrazia.
Come ha bene scritto Scalfari, avete gridato allo scandalo per la storia dei seggi elettorali nelle passate elezioni politiche ed alla vostra prima occasione avete dimostrato una abissale incapacità di gestire l’ordine pubblico durante eventi di primo ordine come il G8. Incapacità che, ripeto, per me è assolutamente voluta.
Dovreste essere accusati penalmente dei fatti di Genova, insieme al capo della polizia, al generale dei carabinieri, al questore, ai capi dei servizi segreti.
Ma questo non sarà fatto e allora abbiate almeno l’umano pudore di dimettervi.
In questa notte della politica però, voglio chiudere questa riflessione con parole positive, di speranza. Non mi appartengono, ma sono il bel ricordo della prima riunione ufficiale della Rete di Lilliput.
L’amico Maurizio Meloni (lui non si ricorderà mai di me, ma io lo considero tale!) concludeva la sua lunga e importante relazione dicendo che in quei giorni in cui si dava l’avvio alla Rete, si trasformava il folklore dei movimenti pacifisti e di solidarietà nell’alfabeto della nuova politica.
Genova è li a dimostrarlo.
Oggi i governi e le grandi istituzioni internazionali, non debbono solo confrontarsi con le proposte della società civile, ma le temono al punto tale da alimentare scontri e tensione per delegittimarle.
La paura del potere è il segno di speranza più forte che il mondo ha iniziato a cambiare.


Flam

sarelfa ..arieccoci? chi coglierà la palla al balzo?la notizia della bomba a venezia sembra assurdamenta logica .. ogni commento risulta superfluo..mi chiedo polemica come reagiranno gli autoreferenziali o certe anime belle che con la scusa di voler sfuggire alla logica dello scontro frontale si limitano a coltivare il proprio evolutissimo orticello!!!e mi chiedo ancora se ero l'ultima dei romantici che si aspettava qualcosa di più da una fetta dei sindacati(se non sbaglio la fiom le ha prese..)o forse è il solito problema di informazione ...
giotto71 Ciao TUTTI COLORO CHE LEGGERANNO QUESTA MIA RICHIESTA.IL MIO INVITO E DI MANDARE NUMEROSE E-MAIL A VARIE TRASMISSIONI PER POTER RIAVERE BEPPE GRILLO NELLA TV PUBBLICA,IL MIO INVITO E STESO A TUTTI SPERO CHE COGLIATE QUESTA MIA RICHISTA PERCHè CREDO CHE SIA RIMASTO UNO DEI POCHI ANCORA CHE DICA LE COSE COME SONO REALMENTE.MI RACCOMANDO FATELO E TUTTI COLORO CHE LA PENSANO COME VE NE SARANNO GRATI CIAO A TUTTI
Nereide Anzi: dirò di più... chi vuole lottare può farlo ovunque, ogni giorno con se stesso e con gli altri. Partendo dalle piccole cose, dai piccoli rapporti umani, dalle piccole grandi rivoluzioni che non hanno bisogno dell'assenso/dissenso dei grandi... chiunque essi siano".

Gran belle parole, ottime ideologie! Lottare nei rapporti umani, lottare nel proprio piccolo, lottare nel chiuso delle proprie case... ma poi, quando i "grandi" divengono i soli responsabili di morti, feriti, dispersi (per non parlar poi degli infiltrati travestiti da manifestanti), come la mettiamo con la nostra coscienza, con il nostro dover esserci?

Marghi Ciao URLO !!!!
and hai ragione ma bisogna capire che si vive in un mondo dove ci sono molte persone,tutti con "proprie idee"qiundi se si manifestava senza provocare tutto quel casino ci sarebbero molte piu persone che avrebbero sentito urlare i motivi della manifestazione e non solo devastazione e parole inutili..

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andrea lorenzo spezie

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